Condanna della C.g.u.e. contro l’Italia per l’inserimento inefficace dei disabili.
Sentenza nella causa C 312/11
Per la C.g.u.e. gli Stati membri devono imporre a tutti i datori di lavoro l’adozione di provvedimenti pratici ed efficaci a favore di tutti i disabili. Non avendo stabilito questo obbligo, l’Italia è venuta meno ai propri impegni derivanti dal diritto dell’Unione. In particolare, gli eurogiudici affermano che gli Stati membri devono stabilire l’obbligo per i datori di assumere provvedimenti ad hoc come sistemazione dei locali, adattamento delle attrezzature e specifici ritmi di lavoro o ripartizione dei compiti. Il fine da raggiungere è consentire ai disabili di accedere a un lavoro, di svolgerlo, di avere una promozione o di ricevere una formazione, senza tuttavia imporre al datore di lavoro un onere sproporzionato. Ma un semplice incentivo all’assunzione non è sufficiente per raggiungere i suddetti obiettivi.